Purtroppo ieri mattina ho avvistato in prima persona la presenza di cibo avvelenato lungo la passeggiata del fiume della mia città. Si trattava di un mucchietto di mais mescolato ad una polverina; probabilmente conteneva un veleno topicida. Il pericolo di bocconi avvelenati in questi giorni sta diventando sempre più rischioso per i nostri cani. Facciamo attenzione a dove mettono il muso e le zampe, perché il rischio di avvelenamento è molto alto.
Cosa dice la legge
In base al piano provinciale di controllo della nutria che è stato prorogato fino al 31/12/2021 vengono indicati i metodi di cattura delle nutrie e di certo non vengono usate esche di cibo contenenti veleno, pertanto qualsiasi boccone avvelenato non ha motivo di esistere e di essere ulteriormente tollerato.
Chi mette in giro bocconi avvelenati o esche per sterminare le nutrie o altri animali è perseguibile per legge.
Cosa bisogna fare

Se si trova un boccone di cibo sospetto o come nel mio caso mucchietti di mais lungo un percorso pedonale in qualsiasi zona urbana o rurale
- non toccare in nessun modo l’esca
- fare una foto in modo da averne una prova della presenza
- chiamare la polizia stradale (nel mio caso mi è stato chiesto di mandare loro una mail con relativa foto dell’esca).
- avvisare il sindaco della presenza di esche in modo che a sua volta possa avvisare la cittadinanza
Come è andata a finire
Per fortuna il mio cane non è venuto a contatto con il mais avvelenato, ma il pericolo c’è stato. Anche un bambino avrebbe potuto avvicinarsi al mucchietto di mais e toccarlo o ingerirlo. In ogni caso la mia segnalazione è stata efficace, perché nell’arco di 20 minuti la polizia stradale ha rimosso l’esca dalla passeggiata lungo il fiume.
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