Sotto l’Albero un libro sui cani

Trovare sotto l’albero di Natale un libro sui cani può fare la felicità di chi ama leggere e ama i cani. Si avvicinano le feste natalizie e di questi tempi poche attività ci sono consentite, ma sicuramente la lettura di un buon libro non ci potrà essere negata. Un libro cani che ci faccia compagnia la sera prima di addormentarsi o il pomeriggio quando si ha voglia solo di stare sul divano. Libri sul rapporto uomo cane, che raccontano di lupi e di come vivono nel branco, del legame indissolubile che unisce il cane al suo umano, di psicologia canina e del ruolo speciale che rivestono i cani nelle nostre vite.

Thomas Mann

Partiamo da un classico, “Cane e padrone” scritto da Thomas Mann nel 1918, periodo del primo dopoguerra, quando l’autore cerca di risollevare lo spirito, guardando alla natura, ai paesaggi e al suo compagno fedele, il cane Bauschan; un cane bastardo ma assolutamente in grado di allietare le sue giornate, con la sua simpatia e onnipresenza, goffo e come dice l’autore “plebeo” ossia del popolo. Un ritratto canino splendido, semplice e appassionante, fa sorridere e si ritrovano atteggiamenti che riconosciamo nei nostri animali. Secondo il famoso etologo Konrad Lorenz questo testo è “la più bella descrizione dell’animo canino”.

«Annusava bensì i saporiti bocconi ai quali lo invitavamo, ma se ne ritraeva intimidito, incapace di trovare in sé la fede che ossa di pollo e croste di formaggio fossero davvero delizie a lui destinate»

Perché leggerlo: lettura scorrevole, non annoia, ricco di descrizioni naturalistiche. Nessuno dei due protagonisti, cane e uomo, tradisce la propria natura: ma ciò che si stabilisce fra lo scrittore e il cane è “una comunione di pari dignità” .

Luis Sepùlveda

Si tratta di un grande autore dei nostri tempi, Luis Sepùlveda, nato in Cile, con un’intensa vita politica, ha trovato spazio per dedicarsi alla poesia, ai romanzi, ai libri di viaggi. Gran parte di voi conoscerà o per lo meno avrà sentito parlare del suo romanzo più noto, “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, un libro che ottenne il consenso popolare e della critica, grazie alla sua storia che lascia al lettore la consapevolezza che solo la collaborazione e la fiducia che si ripone negli altri, può portare ad un lieto fine. “Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà” è stato pubblicato nel 2015, forse meno conosciuto ma certamente non meno emozionante. Il cane Aufman e il suo bambino Aukaman, crescono insieme in una comunità mapuche (che significa Gente della Terra), nel lontano Sud del Cile, dove la loro unione è destinata a spezzarsi e solo alla fine a ricongiungersi per sempre. La figura del cane che continua a cercare il suo bambino ininterrottamente e il bambino che diventa uomo e riconosce il suo cane che non vede da tanto tanto tempo. La storia è raccontata in prima persona e il narratore è il cane stesso; a mio avviso anche questo aiuta il lettore a sentirsi ancor più vicino alle sensazioni del cane e a immedesimarsi in lui.

«Quella piccola fibra di lana sa di legna secca, di farina, di latte e miele, di tutto quel che ho perduto. Allora, seduto sulle zampe posteriori, ululo con tutte le mie forze, ululo perché Aukaman sappia che sono vicino e che sto andando da lui. Ululo perché la voce del dolore non si dimentica mai.»

Perché leggerlo: tra i vari libri sul cane questa è una fiaba della buonanotte, è un inno al legame tra un cane e il suo bambino, poetico e reale, ti entra nel cuore con semplicità lasciando il segno.

W. Bruce Cameron

Un cane è per sempre! Sì, ma non in senso figurato, perché in “Il viaggio di Buddy, un’altra storia per umani” il cane protagonista delle vicende di questo splendido libro, rinasce ogni volta accanto al suo amico umano, perché il suo compito è semplicemente quello di stargli accanto, nei momenti felici e in quelli tristi, condividere con lui tutto, il gioco, la pappa, gli amici, il letto, i biscotti al burro così buoni da leccarsi i baffi e le coccole che lasciano ricordi e sensazioni piacevoli anche dopo averle ricevute. Buddy è il protagonista indiscusso di questo romanzo, che è il sequel di “Dalla parte di Bailey”, il romanzo antecedente questo, grazie al quale l’autore ha avuto un enorme successo e si è fatto conoscere in tutto il mondo, balzando ai primi posti delle classifiche. W. Bruce Cameron è un giornalista umoristico americano, il suo bestseller è stato tradotto in un meraviglioso film uscito al cinema nel gennaio 2017: vi consiglio di dare un’occhiata al trailer del film “Qua la zampa” e se volete dirmi il vostro parere a riguardo, commentate pure in fondo al blog!

«Festeggiammo il “Buon Natale” però. Trent costruì una cosa nel soggiorno che odorava come il mio tappeto all’esterno e ci appese dei giocattoli per gatti. Quando scartammo dei pacchi, nel mio trovai dei deliziosi giocattoli da masticare.»

Perché leggerlo: se vi è già capitato di perdere il vostro amico a quattrozampe, potete leggere questo libro, dà una speranza e voglia di riprovarci. In ogni caso si legge facilmente, alla fine di ogni capitolo resta il desiderio di vedere come andrà a finire. E poi se, come me, avete un cane che si chiama Buddy…beh, non potete che leggerlo!

Kevin Behan

Un libro sull’educazione del cane scritto da un ex addestratore di cani poliziotto, uno che sa il fatto suo, nato e cresciuto in una fattoria, ha avuto modo di conoscere i metodi di educazione cinofila di decenni fa, quando il cane era considerato un essere non senziente, che non soffre, che non prova emozioni. Ebbene il suo impegno è stato quello di cambiare l’approccio per educare un cane, considerarlo per ciò che è veramente, cioè un essere senziente, capace di provare emozioni, capace di affezionarsi e di imparare. Fu così che Kevin Behan decise di trasformare la sua passione in lavoro, ideando il Natural Dog Training Method, metodo che permette di avvicinarti davvero al tuo cane, sentendo le sue emozioni, senza costrizioni o regole ferree. L’autore scrive nel 2010 Il tuo cane è il tuo specchio: vera amicizia, identiche emozioni, nel quale spiega la psicologia canina secondo la sua esperienza di proprietario e di dog trainer.

«E anche se un esperto comportamentista dovesse lavorare con una scimmia o scimpanzé fino a fargli imparare completamente il linguaggio dei segni, nonostante tutto, quando si tratta di eseguire il “seduto”, tutti gli insegnamenti di questo mondo non potrebbero produrre una performance così ricca di entusiasmo, tenacia e pazienza quanto quella di un cane che siede sotto un seggiolone all’ora di pranzo, aspettando che una briciola sfugga alla bocca del bambino.»

Perché leggerlo: se pensate che il vostro cane sia speciale, perché vi capisce a volte più di ogni altra persona al mondo, questo tra i libri sui cani è il libro che fa per voi! Nelle parole di questo libro sul linguaggio dei cani troverete conferma al fatto che solo il vostro cane vi conosce veramente, solo lui non ha pregiudizi e vi accetta per ciò che siete, senza maschera, senza filtri.

Elli.H. Radinger

© tanja.askani / Fishing4

Il lupo cattivo è una figura simbolica, che fin da bambini si presenta nelle nostre vite attraverso le fiabe, che mette paura, che sa di mistero, ma che comunque ci attrae. Il lupo con la sua folta pelliccia e quello sguardo fiero, nasconde inaspettatamente generosità, preoccupazione, amorevolezza verso i suoi cuccioli, saggezza per il bene del branco, capacità di condivisione. Emozioni che ritroviamo nei nostri cani e ci stupiamo di ritrovare in loro ciò che ci si aspetterebbe da un amico umano. Elli. H. Radiger ha realmente sperimentato la vita accanto ai lupi nel parco di Yellowstone, ha testato personalmente cosa significa vivere in un branco ed essere leali verso di esso, ha visto coi suoi occhi la cura parentale verso i cuccioli di lupo e ha tradotto la sua esperienza in queste pagine. “La saggezza dei lupi: la mia vita con il branco” viene descritto da chi ha avuto modo di leggerlo come un libro affascinante, realistico, dove si trovano uomo e lupo a confronto nei comportamenti e nelle emozioni. Si impara sui lupi, ma poi si pensa al proprio cane e si diventa fieri di saperlo provenire da un antenato tanto emblematico come il lupo.

«Questi animali mi hanno insegnato l’importanza di avere una famiglia, di mostrare il nostro affetto a coloro che amiamo e di celebrare la vita, anche quando dura solo un breve attimo nell’erba verde della Lamar Valley. Mi hanno mostrato che cosa significa essere umana.»

Perché leggerlo: Come avrete capito, questo libro, a differenza degli altri, non ho ancora avuto modo di leggerlo. Penso proprio che lo troverò sotto l’albero di Natale…chissà?! Intanto vi invito a lasciarmi qualche commento, se lo avete già letto. Comunque mi riprometto di leggerlo e di commentarlo in un prossimo articolo.

Auguro a tutti buona lettura e Buon Natale!

Photo by Brett Sayles on Pexels.com
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